Firmare subito il contratto di ricerca per un lavoro più giusto nell'università italiana

Il contratto di ricerca, necessario a superare intermittenza e insufficienza retributiva dell’assegno di ricerca, è tenuto in ostaggio dall’ARAN, l’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle pubbliche amministrazioni, da luglio 2022. Da due anni gli atenei sono invischiati in un’incertezza totale riguardo al futuro del pre-ruolo e i ricercatori continuano a lavorare in condizioni già giudicate insostenibili da parte dell’Unione Europea e dall’Indagine conoscitiva sulla condizione studentesca nelle università e il precariato nella ricerca universitaria, approvata nella scorsa legislatura.

Le proposte di ADI per migliorare la recente proposta di legge n. 1609 in materia di riconoscimento del dottorato nella PA

Da anni si osserva nella Pubblica Amministrazione (PA), un sistema discriminatorio inverso: il personale progredisce di carriera meramente per anzianità di servizio, in taluni casi anche senza laurea, mentre quest’ultima è necessaria per l’accesso dall’esterno. Questo sistema limita anche le progressioni di carriera orizzontali: i dipendenti in possesso di titoli di studio superiori sono destinati a rimanere bloccati nella fascia retributiva di partenza, senza poter progredire. Tale situazione ha dei pesanti riverberi sia per le progressioni orizzontali che verticali.

25 aprile: la resistenza civile di Piero Martinetti

Nel 1925, con l'introduzione delle leggi fascistissime che rafforzavano il controllo del regime sul Paese, fu richiesto a tutti i professori universitari di prestare giuramento di fedeltà al fascismo. Piero Martinetti, unico professore di Filosofia tra i pochi che si rifiutarono, si sottrasse al giuramento, sottolineandone l'incompatibilità con la sua coscienza e i suoi ideali democratici e liberali. A Piero Martinetti e alla sua resistenza civile abbiamo dedicato la Tessera ADI del 2024. Iscriviti anche tu!
Buon 25 aprile a tutta la comunità accademica dalla Segreteria e dalla Direzione Nazionale.

Almeno il minimale: la necessità dell’aumento dell’importo delle borse di dottorato di ricerca

ADI, tramite un position paper dettagliato, propone alla CRUI un piano strategico per incrementare l'importo delle borse di dottorato, affinché corrispondano almeno al minimale contributivo INPS. L'obiettivo è stabilire una soglia minima di €1500 al mese per garantire condizioni economiche eque e sostenibili per tutti i dottorandi. Questo passo è essenziale per il riconoscimento del percorso accademico e del lavoro di ricerca in Italia.

Lettera aperta alle Rettrici e ai Rettori per una cultura di pace e per la promozione dei diritti umani

Come ADI abbiamo sottoscritto insieme alle maggiori sigle sindacali del mondo universitario (FLC CGIL, Rete29Aprile, ARTeD, LINK, UDU, Primavera degli Studenti) una lettera aperta per chiedere alle Rettrici e ai Rettori delle Università italiane la promozione di una cultura della pace e dei diritti umani nel rispetto della dialettica democratica negli atenei. Su questi elementi, cercheremo di sviluppare la nostra azione congiunta, negli atenei nel Paese, nei prossimi mesi.

Pagine