Nel corso della giornata del 10/03 il sito dell'associazione è rimasto irraggiungibile per diverse ore, a causa di un grave incendio divampato nel corso della notte del data center di OVH a Strasburgo. Ci scusiamo con tutti i soci e i colleghi per il disservizio.
Pubblicato Mer, 10/03/2021 - 22:35
Da due anni, le dottorande e i dottorandi non fanno più parte delle categorie beneficiarie delle borse INPS. Sul tema l’ADI si era già espressa in passato e nel mese di dicembre 2020 ha ottenuto, grazie al rappresentante nazionale delle dottorande e dei dottorandi Giuseppe Naglieri, l’approvazione di una raccomandazione del CNSU in merito al loro ripristino. Vista l’importanza del tema, abbiamo deciso di accogliere e rilanciare la petizione promossa da un gruppo di dottorandi e dottorande che ci ha scritto, procedendo con il loro accordo all’invio di una lettera al presidente dell’INPS Pasquale Tridico.
Pubblicato Lun, 08/03/2021 - 18:44
Ad un anno dall'inizio della pandemia, l'ADI fa il punto della situazione e si rivolge alla Ministra dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa per chiedere un tempestivo intervento sulle proroghe per dottorandi e assegnisti e l'avvio di un dialogo franco e costruttivo sui temi della riforma del dottorato e del reclutamento universitario, idoneo a conformare la decisione politica alle esigenze delle categorie che l’ADI rappresenta.
Pubblicato Gio, 04/03/2021 - 09:36
Nella seduta del 12 febbraio 2020 del Consiglio Nazionale Degli Studenti Universitari (CNSU), organo consultivo del MUR, è stata approvata una mozione del rappresentante nazionale dei dottorandi e delle dottorande, Giuseppe Naglieri, che rinvia il parere sulla bozza di riforma del DM 45/2013 in materia di dottorato di ricerca. La mozione intende evitare che la bozza di riforma sia approvata prima dell’indispensabile dialogo con le categorie coinvolte. Il progetto, inoltre, presenta numerose criticità già evidenziate dall’ADI.
Pubblicato Ven, 12/02/2021 - 16:53
Il 7 febbraio 2021 ricorre il primo anno dell’ingiusta detenzione in Egitto di Patrick George Zaki, accusato di “incitamento alla protesta” e “istigazione a crimini terroristici”, a causa di alcuni post su un account Facebook. Per quei messaggi, che la sua difesa considera falsi, Patrick rischia fino a 25 anni di carcere. Le precarie condizioni igieniche del carcere, unite ai rischi connessi all’emergenza da Covid-19, stanno debilitando fortemente il suo fisico, affetto da una grave forma asmatica. Per questo l’ADI e altre quattordici associazioni hanno scritto all’Ambasciatore italiano al Cairo, affinchè ci sia una netta presa di posizione sulla questione dei diritti umani in Egitto, per Patrick e tutti gli altri Patrick ingiustamente detenuti.
Pubblicato Sab, 06/02/2021 - 23:08
Pagine