Lo scorso 28 e 29 gennaio il Consiglio Universitario Nazionale (CUN) ha votato una raccomandazione per un piano straordinario per l’assunzione di professori associati.
L'ADI sostiene e ribadisce la necessità di un simile intervento. L'espulsione di massa dei docenti universitari cui abbiamo assistito dal 2008 a oggi ha avuto ricadute disastrose sulla qualità della didattica e della ricerca nel nostro sistema universitario. Il fabbisogno sempre più impellente di figure di ruolo per la vita degli atenei non può essere soddisfatto dal primo piano straordinario direclutamento del dicembre 2010, insufficiente nei numeri anche a scongiurare l'ennesima 'guerra tra poveri' che sta coinvolgendo migliaia di ricercatori a esaurimento e nuovi ricercatori che, avendo superato l'abilitazione scientifica nazionale, hanno diritto ad accedere al ruolo di professore associato.
Questo ingorgo, prodotto dalla legge Gelmini e dalle leggi di stabilità degli ultimi governi, rischia di paralizzare il reclutamento per tutti i ricercatori appena abilitatisi, lasciando allo stesso tempo il sistema universitario molto al di sotto del numero di docenti di cui avrebbe bisogno.
Riaprire i canali del reclutamento e ridare ai giovani ricercatori una legittima aspettativa di lavoro è oggi più che mai una condizione necessaria alla sopravvivenza e alla riqualificazione dell'Università italiana. Per questo l'ADI fa propria la richiesta urgente di un simile piano di reclutamento straordinario.
Pubblicato Mar, 11/02/2014 - 15:37